Da Satie alle romanze popolari romane. Ecco il nuovo album Upset, del duo Benigni-Rocca
In inglese upset designa lo sconvolgimento interiore causato da una concatenazione di cose o una
confusione temporanea. Lo stesso sconvolgimento si può provare anche con la musica, come quella contenuta nelle 12 tracce che vanno a formare l’ultimo lavoro del duo composto da Paolo Rocca e Fiore Benigni, di formazione diversa ma che insieme fanno scintille. Infatti Paolo Rocca è di formazione classica (clarinetto, clarinetto basso, ciaramella), già primo strumentista dell’Orchestra lirico-sinfonica di Neuchâtel, poi componente del Sestetto Moderno e, una volta sedotto dai suoni popolari, entrato alla corte dello stesso Ovadia e di Ambrogio Sparagna, mentre Fiore Benigni è uno dei più validi organettisti italiani con all’attivo numerose produzioni e collaborazioni e autore originale di un repertorio che attinge ispirazione a varie fonti musicali.
E proprio a varie fonti musicali fanno ricorso nel loro album in un tripudio di note e sonorità che, nonostante possano essere considerate contrastanti, riescono a formare un lavoro completo e a tutto tondo che riesce ad esaudire completamente i desideri del pubblico. Si passa infatti da arrangiamenti che impongono una pulsione ritmica a un brano lento di Satie fino ad arrivare allo scherzo swing infilato in coda alla cristallina invenzione di J.S. Bach e alla torsione bucolica dello standard My Favorite Things. Ma non solo. Un bel siparietto viene infatti fornito anche per la canzone romana più popolare,
